Quando il ruolo di marito e di papà chiama e non si ha l’ intero weekend a disposizione ma solo poche ore, sono solito scegliere mete vicine e collaudate che possano quanto meno soddisfare la motodipendenza di cui sono affetto.
Negli anni addietro (oggi un po meno) una di queste mete era il Valico del Macerone, una statale, la S.S.17, che collega Isernia Nord a Castel di Sangro passando per Rionero Sannitico ed altri piccoli borghi. Per anni questa bella statale è stata l’unico collegamento tra la città Molisana e Abruzzese poi sostituita in parte negli ultimi anni da una superstrada costruita parallelamente al Valico che ha reso il tragitto più veloce, facile e confortevole.
Ma proprio il passaggio di consegne tra la S.S.17 e la nuova superstrada S.S.17 var ha dato il via ad un lento ed inesorabile declino del Valico complice forse la diminuzione di afflusso di traffico che ha generato poi, a mio avviso, uno stop o quanto meno drastica riduzione di manutenzione della strada che ad oggi versa in condizioni non proprio ottimali. L’asfalto col tempo è peggiorato, soprattutto nel primo tratto che va da Isernia a Vandra. E’ facile trovarsi ad affrontare lievi smottamenti di parti della carreggiata che mettono a dura prova la ciclistica della moto rendendo il percorso a volte un tantino pericoloso, oppure dover fare i conti col brecciolino del tipo che se sei incollato dietro al tuo amico inizi ad imprecare in aramaico per la mitragliata di pietruzze sparate dal gommone posteriore a cui inevitabilmente sarai soggetto, o anche terra lasciata dai grossi pneumatici dei trattori ormai padroni indiscussi della strada in ex aequo con i residenti dei paesi che il Valico tocca ed a qualche temerario, e per finire colpo di grazia una frana del 2013 ancora ben visibile e non ancora riparata se non temporaneamente con una stradina sterrata senza protezioni ricavata al lato della frana stessa.
Insomma in questo tempo non se la passa benissimo ma è pur sempre un gran bel Valico che vale la pena godersi, di passaggio, o se come me spesso si hanno poche ore a disposizione.
Devo ammettere però che la strada nel complesso è molto bella e divertente, partendo da Isernia il primo tratto fino ai pressi di Vandra è forse quello più disastrato, come scritto prima e qui che si concentra la maggior parte degli smottamenti, dello sporco ed anche la frana, ma con una buona dose di prudenza si riesce ugualmente a godersi la strada caratterizzata da una lieve e costante pendenza e da una serie di tornanti vicinissimi tra loro che mettono a dura prova l’agilità della propria moto e del pilota.
La visuale è in gran parte buona e libera, le colline spoglie del cemento cittadino fanno da contorno alla strada e regalano un senso di libertà e quiete assoluta, e se provate a fermarvi ed a spegnere per qualche minuto la moto vi renderete conto di cosa vuol dire veramente il silenzio. Meraviglioso!!!
Dopo la frana e qualche km la strada inizia a scendere, da li a poco sarete sul ponte nuovo di Vandra, da quel momento in poi lo scenario magicamente cambia ed arriva la parte che più mi piace, si torna nuovamente a salire, questa volta la pendenza in alcuni tratti diventa impegnativa, l’asfalto migliora di gran lunga e i tornanti stretti e ravvicinati lasciano spazio ad una strada con curve più ampie raccordate tra loro con dei tornantini niente male….in sostanza miele per gli orsi 😀
La guida è piacevolissima e la vegetazione spesso disordinata ci accompagna fin su a Rionero Sannitica per poi lasciare spazio ad un territorio più arido e roccioso ed alle ultime curve di questo Valico meno bello rispetto al passato per le condizioni ma pur sempre affascinante.
Ultime dritte, da Isernia Nord il Valico viene percorso prevalentemente in salita, in discesa se partite da Castel di Sangro…io preferisco farlo in salita, a voi la scelta.
RISTORO
Micro Bar dal Parente
Di nome di fatto, un piccolissimo bar a conduzione familiare situato alla fine del Valico del Macerone nel paese di Rionero Sannitico.
Utilissimo per rifocillarsi dopo un Macerone fatto coi fiocchi.
Discreto il caffè e vasta scelta di bevande, possibilità di mangiar dolce o anche salato con dei panini al salame, al prosciutto e a volte anche con una profumatissima porchetta calda e tagliata all’istante cotta da loro sul retro.
Prezzi davvero ottimi.
Feci questo valico nel 2011, in un viaggio che mi portò dall Lombardia alla Sicilia. Esperienza quasi mistica, quando ci fermammo a mangiare un panino nei pressi del monumento ai ferrovieri: c’era una luce meravigliosa. Da allora – giravo senza navigatore e quindi non avevo potuto memorizzare la posizione – non riuscii mai più a ritrovare quel valico, probabilmente anche per via del fatto che la strada per Isernia indicata dai segnali era la SS17 var e non la cara, vecchia SS17, in quanto disastrata.
Complimenti per il sito, Vincenzo.
Venivo dal Lazio e l’ho scoperto per caso ieri dopo aver evitato la strada “veloce” da Alfedena a Isernia! Che meraviglia! La prossima volta organizzo il giro in modo da farlo a salire così potrò dire di averlo provato in entrambe le direzioni 😉